Cari amici di METEORETE, ben trovati!
Coloro che amano la neve, non possono certo dimenticare l’ultima nevicata, a dir poco eccezionale, nel gennaio del 1985, che ha imbiancato mezza Italia per più giorni.
Il sottoscritto che vive a Milano, ha “vissuto” questa meravigliosa esperienza; in queste righe, desidero far rivivere questo evento “fiabesco” anche a coloro che magari sono più giovani di me e non hanno potuto assaporare l’incanto di quei momenti.
Partiamo con il racconto dal dicembre del 1984, allorchè fino al 22 del mese, il Mediterraneo era interessato da un dominio anticiclonico, il “famigerato cammello”, che regalava alla nostra Penisola, temperature ben al di sopra delle medie del periodo.
Nessuno avrebbe potuto minimamente immaginare ciò che nelle settimane a seguire sarebbe effettivamente accaduto. Nei giorni successivi a quella data, l’anticiclone russo, che fino ad allora era rimasto timidamente al di là degli Urali, ha “pensato” di mettersi in viaggio, (forse per via delle festività natalizie…), scendendo di latitudine e abbordando i Balcani, con il suo respiro assai gelido.
Le correnti sul Mediterraneo si disposero dai quadranti orientali per più giorni, (circa una quindicina) e il “famigerato cammello” dovette rientrare precipitosamente “a casa sua”.
Sull' Europa Orientale si venne a posizionare una depressione in quota che alimentava e convogliava aria fredda siberiana verso la nostra penisola.
Chiaramente le temperature scesero a picco repentinamente, mi ricordo valori intorno ai 12 gradi sottozero a Milano, e nelle campagne della bassa pianura padana, si tocco' anche i 22 gradi sottozero.
Il periodo di freddo che si venne ad instaurare, fu alternato da giorni asciutti di bel tempo, ma decisamente gelidi, e di situazioni di nebbia con galaverna al suolo (fontane ghiacciate e stalattiti sui rami).
Ovviamente in Val Padana si formo' il famoso “cuscinetto”, (nell’occasione si poteva ben definire “un materasso”…).
Intorno al 11 gennaio del 1985, l’Atlantico comincio' ad attivarsi, sfornando una serie di perturbazioni che, interagendo con l’aria particolarmente fredda, che da tempo ormai stazionava sulle nostre teste, provoco' fenomeni nevosi, in quantità “industriale”.
A Milano la “dama bianca” inizio' la sua comparsa il pomeriggio di domenica 12 gennaio e ivi ha “soggiornato” fino a mercoledì 15.
3 giorni di neve ininterrotta con una temperatura che oscillava dai - 4 ai -1 grado nell' ultimo giorno di nevicata.
A Milano città il manto nevoso raggiunse uno spessore di 72 cm. Pareva di essere in montagna…. Per le strade molta gente, inforcati gli sci, si spostava con i medesimi…
Gli autobus, privi di catene da neve, sembravano auto da rally…, ogni minima curva un traguardo difficile da “superare”. I bambini, creavano giganteschi pupazzi in pieno centro cittadino, arricchendo non poco la già poetica realtà.
Ricordo anche le squadre di "spalatori" formate da cittadini con il tesserino di "spalatore" (oggi non esiste piu') e l'esercito che dava una mano.
Certo, i disagi per la gente furono innumerevoli…ma per una volta anche i “grandi” si univano ai bambini, facendo sortire da loro, il candore e l’innocenza dei fanciulli.
C’era per alcuni il timore che “l’incantesimo” svanisse….e il desiderio che il tempo si fermasse, con una immagine e una realtà di metropoli così tanto diversa, così tanto “fiabesca”.
Da allora, le nevicate che si susseguirono non raggiunsero più una “simile portata”, tranne quella del 26-27 gennaio 2006 con i suoi 58 cm. nella citta' di Milano e gli 80 cm nelle province di Como.
Giorgio Molfino
Collonello Baroni 72 cm di neve a milano
Soladato di leva spalatore a Milano
16 Dicembre: Alta pressione caldo 8 Gennaio 1985 -40 gradi a 5000 m.